
Adoro preparare questo sostanzioso piatto siciliano nella mia cucina di tutti i giorni. Pasta alla Norma è un trionfo di melanzane fritte e salsa di pomodoro saporita, con la ricotta salata a dare quella nota sapida che ti resta impressa.
La prima volta che l'ho fatta è stato con uno chef siciliano via videochiamata durante la pandemia. All’inizio era solo un modo per passare il tempo, ora invece la preparo quando voglio fare bella figura senza stress. L’effetto cremoso delle melanzane mi sorprende ogni volta.
Deliziosi Ingredienti
- Melanzane meglio quelle italiane, cremose e poco amare
- Pomodori pelati in scatola San Marzano danno il meglio per il sugo
- Olio extravergine d’oliva meglio se di qualità altissima
- Pasta corta va benissimo casarecce, rigatoni o penne
- Basilico fresco porta freschezza e profumo vero italiano
- Formaggio ricotta salata quell’insalatino unico che fa la differenza
- Sale e pepe nero danno carattere a tutto
- Spicchi d’aglio freschi fanno profumare il sugo di casa
Passaggi Facili
- Aggiusta e servi
- Prima di portare in tavola, metti qualche pezzo di melanzana sopra, aggiungi una grattugiata abbondante di ricotta salata per dare colore e sapore a ogni boccone.
- Completa in padella
- Negli ultimi minuti pasta e sugo si abbracciano bene. Aggiungi un mestolino di acqua di cottura, così il condimento si lega alla pasta e le melanzane rimaste restano gustose e consistenti.
- Cuoci la pasta
- L’acqua per cuocere la pasta deve essere saporita come il mare. Scola la pasta qualche minuto prima, così finisce di cuocersi nel sugo assorbendo più gusto possibile.
- Unisci melanzane e salsa
- Metti metà delle melanzane fritte nella salsa e lascia andare per dieci minuti. Così diventano ancora più saporite e rendono il sugo denso e avvolgente.
- Frulla la salsa
- Togli eventuali gambi di basilico e rendi il sugo liscissimo con un frullatore a immersione (quello normale va bene, ma occhio agli schizzi bollenti).
- Friggi le melanzane
- Friggi poche alla volta, mai troppe insieme o diventano molli invece che dorate. Vuoi una crosticina fuori e morbidezza dentro, serve una padella bella larga.
- Prepara la base di pomodoro
- Soffriggi l’aglio nell’olio senza bruciarlo, deve solo profumare. Poi butta dentro i pomodori schiacciati grossolanamente e lascia cuocere lentamente per 20 minuti con il basilico che rilascia il suo aroma.
- Prepara le melanzane
- Taglia le melanzane a dadini regolari (circa 2,5 cm). Cospargile di sale e lasciale in uno scolapasta per almeno 15 minuti per far uscire l’acqua e togliere l’amaro. Asciugale bene prima di friggerle.

La ricotta salata fa davvero la differenza. L’ho assaggiata per la prima volta grazie a una nonna siciliana che mi ha spiegato quanto è importante per la vera Norma. Si ottiene lasciando stagionare la ricotta con il sale e il risultato è un formaggio più duro, saporito, perfetto per bilanciare il dolce dei pomodori e il ricco delle melanzane.
Consigli Scelta Melanzane
La qualità delle melanzane cambia tutto. Punta su quelle piccole e pesanti, con la buccia tirata e lucida e niente macchie. Il gambo deve essere verde, mai secco. Poca pressione con il pollice, se torna indietro subito sono perfette da friggere.
Curiosità su Pasta alla Norma
Nata a Catania, in onore dell’opera Norma di Bellini, questa creazione dell’Ottocento è la dimostrazione di quanto in Sicilia sanno trasformare ingredienti semplici in qualcosa di speciale. Le melanzane e i pomodori, arrivate sull’isola grazie ai commerci, mostrano il mix unico di culture mediterranee. Ancora oggi resta uno dei piatti simbolo che trovi ovunque in Sicilia.
Come Conservare e Riscaldare
Se avanza, mettila in frigo in un contenitore ben chiuso e si mantiene perfetta per 3-4 giorni. Il tempo aggiunge sapore! Scalda in padella con un filo d’acqua per non far attaccare, niente microonde o diventa collosa. Grattugia della ricotta salata fresca solo all’ultimo, così rimane bella saporita.

Domande frequenti sulla ricetta
- → Perché è importante salare le melanzane prima della cottura?
Il sale sulle melanzane fa due cose utili: le aiuta a perdere acqua così quando le friggi non diventano molli e toglie quel gusto amaro, specie se le melanzane sono grandi o vecchie. Basta lasciarle con il sale per 15-20 minuti e poi asciugarle bene con carta da cucina prima di friggerle per averle perfette nella consistenza.
- → Con cosa si può sostituire la ricotta salata?
Se non trovi la ricotta salata, il pecorino romano è la scelta migliore: è saporito e ha una consistenza simile. Anche la feta (ben scolata e sbriciolata) può andare, anche se ha meno sapidità e più acidità. Come ultima alternativa, un parmigiano stagionato a scaglie va bene, ma il sapore sarà diverso da quello tradizionale.
- → Che formato di pasta è meglio con l’Alla Norma?
I tipi di pasta corti come i casarecce (quelli consigliati qui) sono fantastici perché raccolgono il sugo tra le pieghe. Altre scelte ottime sono rigatoni, penne o fusilli. Scegline una che trattiene bene sia il sugo che le melanzane a pezzetti, così ogni boccone è perfetto.
- → Si può preparare qualcosa in anticipo?
Certo! Il sugo di pomodoro va anche preparato 2-3 giorni prima e tenuto in frigo. Le melanzane puoi farle sudare col sale e friggerle qualche ora prima, ma è meglio lasciarle a temperatura ambiente per mantenere la giusta consistenza. Quando vuoi servire, scalda il sugo, aggiungi le melanzane e la pasta falla sempre al momento dopo.
- → È possibile rendere questo piatto meno ricco di olio?
Se vuoi usare meno olio, puoi cuocere le melanzane in forno invece di friggerle. Basta mescolare i cubetti già salati e asciutti con 2-3 cucchiai d’olio d’oliva, sistemarle in una teglia e cuocere a 220°C per circa 25-30 minuti, girandole a metà cottura. Così userai molto meno olio e avrai comunque un buon gusto; la consistenza sarà un po’ diversa dalla versione fritta classica.
- → Da dove arriva il nome 'Pasta alla Norma'?
Si chiama così in onore dell’opera ‘Norma’ di Vincenzo Bellini, famosa sin dal 1831. La leggenda dice che, dopo che un cuoco siciliano inventò questo piatto di pasta con le melanzane, qualcuno esclamò ‘È una Norma!’ per dire che era di una perfezione pari a quella dell’opera lirica. Da allora questo nome è rimasto simbolo della cucina siciliana.